QUESTA IMU NON E' DEI COMUNI / lettera del Sindaco ai cittadini di Formello
Data: Venerd́, 02 novembre @ 09:08:33 CET
Argomento: Comune


Su l'aumento di un punto sull'abitazione principale
Cari concittadini,
è doveroso rendere conto di una situazione che, per quanto non discenda dalla volontà di questa Amministrazione, avrà certamente una ricaduta su tutta la comunità formellese.



Nello scorso luglio il Consiglio Comunale approvò un bilancio molto difficile, secondo quanto richiesto dai tagli statali. Lo Stato eliminava i trasferimenti economici ai comuni e chiedeva ai cittadini di compensare i tagli pagando una nuova imposta, chiamata Imu; e data la crisi del debito pubblico, chiedeva oltretutto di tenere circa la metà di questa nuova entrata  – nel nostro caso, circa 2,3 milioni di euro pagati dai formellesi e da devolvere allo Stato. In sostanza, mentre lo Stato precedentemente aveva finanziato i comuni, con l’Imu ora sono i comuni –cioè direttamente i cittadini- a dover finanziare lo Stato. Uno strano federalismo, in cui i Sindaci sono costretti a tassare e lo Stato centrale si prende i soldi.

Nonostante ciò, secondo gli impegni presi con gli elettori durante la campagna elettorale, riuscimmo a mantenere  l’aliquota base sulla prima abitazione, lasciandola al 4 per mille, pur tagliando spese e risparmiando per oltre 1,6 milioni su un bilancio di circa 10 milioni di euro. Una scelta dolorosa, ai limiti della sopportabilità, che non avrebbe risparmiato servizi essenziali come le manutenzioni, i trasporti pubblici, l’assistenza sociale; ma pur necessaria per via della grave crisi del debito pubblico nazionale.

Nei mesi successivi, l’aggravarsi della recessione ha indotto il Governo a fare scelte ancora più drastiche. Solamente negli scorsi giorni, infatti, il Ministero per l’Economia e le Finanze ha reso noto l’ammontare di ulteriori sacrifici per i comuni, fra cui l’ormai famosa spending review e un aumento dell’aspettativa delle entrate Imu, nonostante le precedenti stime fossero già chiaramente ‘gonfiate’.

Il Ministero ha quindi comunicato  solo lo scorso 16 ottobre che i comuni dovranno finanziare un’ulteriore quota di debito pubblico. Per il Comune di Formello,  già provato da pesanti sacrifici ma considerato 'virtuoso' rispetto a molti comuni vicini, questo significherà trasferire allo Stato entro due mesi un altro mezzo milione di euro. E dovendo deliberare, per legge, entro il 31 ottobre.

Non vogliamo certo disconoscere la drammaticità della crisi nella quale versa l’Italia, e non è nemmeno questa la sede per fare considerazioni sui governi nazionali e regionali che ci hanno portato a una situazione del genere. Certo è che dovremo farcene carico noi comunità locali, mettendoci i soldi e la faccia, ancora una volta.

L’aumento di un punto dell’Imu sull’abitazione principale (dal 4 al 5 per mille, cosa che la maggior parte dei comuni vicini aveva già fatto) è dunque un provvedimento che non avremmo voluto adottare. Tra l’altro, l’aumento non servirà per finanziare servizi locali, né per aumentare l’efficienza del Comune, ma dovrà essere interamente trasferito allo Stato.

E’ l’ennesimo sacrificio che ci viene chiesto per dare un contributo, ancora un altro, alla difficile situazione in cui versa la nostra povera Italia. Speriamo vivamente, tutti insieme, che sia davvero l’ultimo; e che tali risorse possano essere al più presto restituite ai cittadini.

 Formello, 31.10.12

Il Sindaco, Sergio Celestino

L’Amministrazione comunale







Questo Articolo proviene da Formello.org
http://www.formello.org

L'URL per questa storia è:
http://www.formello.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1584