Ottobre Tempo di Vendemmia
Data: Luned́, 15 ottobre @ 11:14:51 CEST
Argomento: Io Ricordo...


Il rimbombo dei martelli degli uomini che dentro le cantine, con sapienti colpi, cercavano di far riaderire tra loro le doghe disseccate delle botti ed  il susseguente rotolamento delle stesse lungo via XX Settembre, verso la fontana di For de porta, mi faceva immediatamente pensare alla vendemmia ormai prossima, al via vai degli asini carichi dei bigonci che facevano la spola tra le vigne e le cantine,  all'odore del mosto, e agli sciami di "moscini" che  presto avrebbero invaso tutto il paese.      

 

La Vendemmia a Formello, ca.1970

Foto: Archivio Fotografico M.Valentina Gargioli



 L'armamentario delle cantine di un tempo, (botti, caratelli, pistarole, tinozze, bigonci, barili, ecc.) a differenza di quello di oggi che è quasi tutto in vetroresina o plastica, era tutto di legno dogato. Ottimo, in verità,  per la buona conservazione del vino, ma con l'inconveniente di essere molto pesante e  con quello di disseccarsi nel periodo in cui i recipienti rimanevano vuoti. Oltre alla "battitura", come abbiamo detto,  per far riaderire tra loro le doghe, era necessaria la "ntostatura", ossia il rigonfiamento delle doghe stesse affinche anche le piccole fessure rimaste scomparissero.  E da lì il rotolamento per le vie del paese fin davanti all'unica fonte d'acqua esistente in paese, la fontana di Piazza Donato Palmieri (For de porta) dove venivano allineate l'una accanto all'altra, riempite d'acqua fino all'orlo e lasciate a gonfiare.

Ed anche questo era uno spettacolo legato alla vendemmia. Infatti, tutte quelle botti allineate davanti alla fontana che occupavano buona parte della piazza, diventavano, un luogo di gioco fantastico, dove ci si poteva rincorrere, nascondere, e schizzare l'un l'altro seduti, a volte, sull'orlo delle botti stesse. Ripensandoci oggi, quest'ultimo poteva essere un gioco pericoloso, ma noi bambini di un tempo, eravamo completamente liberi di girovagare per il paese,  completamente incoscienti dei pericoli e  aggiungo, completamente felici di esserlo.

(M.Valentina Gargioli)







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