A volte, dice un vecchio adagio popolare, è meglio non reagire alle provocazioni. Specie quando conviene...Così avrà pensato un noto personaggio paesano, di cui omettiamo il nome, quando, vedendo sulla sua strada un vecchio creditore che da tempo lo assillava per la restituzione di un prestito, per evitare la solita tiritera, cambiò strada evitando l'incontro.
Ma il creditore, che non la pensava alla stessa maniera, intuendo le recondite intenzioni del debitore, non si diede per vinto e si mise a rincorrerlo urlandogli dietro con tutta la sua rabbia. L'altro, prima allungò il passo, e poi cominciò a correre a perdifiato, presagendo che le cose si stavano mettendo male... Ma era molto grasso e non riuscì a fare molta strada. Infatti, poco dopo fu raggiunto, agguantato e preso a sputi, schiaffi, calci e pugni. Insomma, le prese di santa ragione con tutto quello che capitava a portata di mano del creditore, che lo lasciò a terra malconcio e sanguinante, senza che nessuno dei numerosi presenti accorresse ... erano note a tutti, infatti, le sue malefatte.
Il nostro personaggio, lasciato trascorrere un certo lasso di tempo-- lui che sotto i colpi del creditore muggiva come un vitello al macello-- con una insospettata agilità si rialzò, si spolverò alla meglio gli abiti imbrattati di polvere e sangue, e fatto un certo gesto con le mani che voleva significare che ormai i conti erano stati pareggiati, con un sorriso accattivante domandò al compare Vigliano che aveva assistito impassibile alla scena: ""Compare Viglià... ho fatto bene o ho fatto male a non reagire?" Il compare Vigliano, che fino ad allora si era trattenuto, visto che il danno subito dal nostro non era poi così grave, scoppiò in una sonora risata e rispose: " Hai fatto bbene compà... che, si dio ce ne guardi, c'evi provato, quello a forza de palate t'eva 'ppiattato ' come 'na sogliola!"
(MVG)
