Iniziamo col dire che nessuno, né i bimbi, né loro accompagnatore, Mohammed, parla italiano! Mohammed ha studiato lo spagnolo, così capisce un po’ d’italiano, e cerca di farsi capire. Ma i nostri piccoli ospiti conoscono solo la lingua dei Saharawi- l'hassanya! Così, si usa il linguaggio dei gesti per comunicare con loro. Hanno imparato a dire “si”, “no”, “ciao”, e “acqua”, e tirano un bacio di saluto a quelle persone che si occupano di loro...