Giovani di Formello organizzano pulizia simbolico martedì 5 aprile
Oggi Parco di Veio significa un regime di vincoli, divieti, controlli e sanzioni solo per i cittadini. Ma che fine hanno fatto il concetto di conservazione e il concetto di valorizzazione dell’ambiente, dei beni culturali e quindi del territorio?
Monte Aguzzo è un simbolo di Formello, testimone di storia e di cultura.
Il Parco di Veio è stato costituito al fine di salvaguardare gli habitat naturali e la biodiversità delle aree a nord di Roma, oltre che per tutelare e valorizzare i beni archeologici e le zone di valore storico artistico; un parco istituito in un'area di grande valore storico, archeologico e paesaggistico che si estende per 15.000 ettari nella provincia di nord di Roma.
Precisamente nel territorio del Comune di Formello, lo stato di abbandono e di degrado diffuso, la presenza di discariche abusive e di rifiuti, sono evidenti a tutti e non risparmia nemmeno Monte Aguzzo: è una vergogna che una ex cava di pozzolana, abbandonata da anni, sia adibita a discarica abusiva a cielo aperto. Inoltre, tale area è stata dichiarata “di notevole interesse pubblico“, perché proprio sulla vetta di Monte Aguzzo, alto m. 256, distante circa cinque chilometri dall'antica città di Veio, fu rinvenuto nell'anno 1882, un tumulo sotto il quale furono identificate tre tombe. In una di queste, composta di tre camere con falsa volta ad arco costruita in blocchi di tufo, fu ritrovato uno dei più rappresentativi esempi di vaso proto corinzio (denominato Olpe Chigi), databile al 640-650 a.C. Il corpo del vaso si presenta diviso in tre fasce decorate con scene eseguite in stile miniaturistico. Oggi l’Olpe Chigi è esposta nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ed è studiato in tutto il mondo.
La determinazione regionale n.91/0/1 del 27 marzo 2002 (prot. 15245/01) autorizzava la realizzazione del progetto di recupero ambientale dell'ex cava di Monte Aguzzo; al termine delle opere doveva essere ripristinato un totale stato naturale dei luoghi mediante la rimozione di tutti i manufatti esistenti e la totale ricopertura con manto vegetale dei luoghi.
Inoltre si legge testualmente nella lettera con prot. 1004283/4 del 15 settembre 2000, della Regione Lazio, Assessorato Utilizzo e Valorizzazione delle Risorse ambientali, Dipartimento Ambiente e Protezione Civile che “in relazione alla pregressa utilizzazione del sito come discarica va segnalato che, sebbene detto utilizzo sia stato parziale e limitato, i risultati analitici riportati nello studio chimico analitico evidenziano livelli di contaminazione che per alcuni parametri (in particolare per gli idrocarburi) superano notevolmente le concentrazioni limite accettabili definite dal D.M. 25 ottobre 1999, n.471”.
Ancora oggi, all'interno dell'ex cava di Monte Aguzzo si trova di tutto: da pneumatici, a calcinacci, da interi tappeti di bottiglie di vetro rotte, a elettrodomestici.
Martedì 5 aprile 2011, alle ore 16:00, la Giovane Italia Formello organizza una pulizia simbolica del sito, per dare un segnale di attaccamento al territorio e alla cultura etrusca che millenni fa, grazie alla città di Veio, era di casa qui, nelle strade che percorriamo ogni giorno.
Comunicato
Francesco Braghetta
(Foto di F. Braghetta)
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A.C.