in strutture spesso inadeguate all’accoglienza socio-sanitaria e terapeutica.

In una notte di pioggia torrenziale il cellulare di un Ospedale Psichiatrico Giudiziario si blocca per un guasto nei pressi di un locale pubblico. La direttrice del penitenziario entra e chiede di poterli ospitare, giusto il tempo di riparare il guasto. La richiesta viene accolta, a patto che la situazione non sia troppo inquietante e ai detenuti vengano tolte le manette. La donna acconsente, assicurando la totale innocuità degli ospiti. E’ a quel punto che i detenuti si accorgono di essere loro stessi il “diversivo” per il pubblico e decidono di dare spettacolo, raccontando la loro storia e la vita all’interno di un O.P.G., quel sentirsi trasparenti in una realtà che uccide giorno dopo giorno.

“Certe notti” forse non accadono mai, ma risuonano in noi e ci permettono di guardarci allo specchio, tra inganni, illusioni e paure, in un gioco di risonanze e riflessi. La barriera tra scena e pubblico è qui completamente scomparsa e la soluzione finale è il ribaltamento del ruolo del potere: la Direttrice e la guardia carceraria sono anch’essi vittime di un sistema sociale complesso, mostrando devianze psicotiche analoghe al resto del gruppo.

Il percorso verso la “libertà” arriva al suo termine, rivelando la menzogna che consente di costruire la propria immagine, annullando la temporalità della coscienza.

Testo e regia di Patrizia Masi.

Lo spettacolo è già stato messo in scena con successo a Roma: nel 2011 al Gilda; nel 2012 presso il Teatro Roma con la collaborazione del Garante per i Detenuti del Lazio e della Consulta Femminile della Regione Lazio; nel 2013 presso il Teatro Italia di Roma; nel 2014 al II Festival Visionario presso l’ex Manicomio di Santa Maria della Pietà.

Info e prenotazioni:
06 90 88 337 – 06 87 24 78 15

(dalla newsletter del Comune Formelloinforma)