Simbolo di Halloween è il “Jack o’ lantern” - una zucca svuotata del suo contenuto e intagliata come una faccia malvagia al cui interno si accende una candela. I bambini travestiti con maschere e costumi "mostruosi e terrificanti” vanno di casa in casa, pronunciando l’ormai famosa frase “dolcetto o scherzetto?”, questuando dolci o monete. Se non ricevono niente, possono giocare un brutto scherzo ai proprietari di quell’abitazione, come svuotare la pattumiera nel giardino, attaccare lattine vuote al tubo di scappamento dell’auto o imbrattare di farina il pavimento.  

Nell’ 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1° novembre (in seguito venne aggiunta anche la giornata di commemorazione dei morti del 2 novembre) facendo coincidere le date delle due feste, in realtà molto diverse e contrapposte tra loro. Una dagli aspetti carnevaleschi e macabri, l’altra dai sentimenti religiosi e rispettosi nei confronti dei defunti.  Nasce così la parola Halloween contrazione di “ All Hallows Eve” cioè vigilia di Ognissanti.

Grazie anche all’insegnamento della lingua e della cultura inglese nella scuola dell’obbligo, da alcuni anni questa festa sta riscuotendo successo anche nel nostro Paese; soprattutto tra i giovani e i bambini, i quali organizzano feste in maschera per esorcizzare lo spavento trasformando in gioco le loro paure e superstizioni. Si guardano film horror, si fanno giochi terrorizzanti e si preparano pietanze dai nomi disgustosi.

M.C.M.

(Vedi "Ricette Culinarie" sotto "Rubriche" per le Tartine di Ragno!)