Iniziamo col dire che nessuno, né i bimbi, né loro accompagnatore, Mohammed, parla italiano! Mohammed ha studiato lo spagnolo, così capisce un po’ d’italiano, e cerca di farsi capire. Ma i nostri piccoli ospiti conoscono solo la lingua dei Saharawi- l'hassanya! Così, si usa il linguaggio dei gesti per comunicare con loro. Hanno imparato a dire “si”, “no”, “ciao”, e “acqua”, e tirano un bacio di saluto a quelle persone che si occupano di loro...
Sono arrivati a Formello lunedì, 13 luglio 2009, i 10 bambini del popolo Saharawi, dal campo profughi nel deserto algerino. Ospiti della nostra comunità per due settimane, i bambini- che hanno otto anni- sono alloggiati con loro accompagnatore nella sala parrocchiale nel centro storico. Ecco una loro giornata tipica...
Ore 7.30: sveglia, con le cinque persone che ogni mattina, a turno, si occupano di loro. Due volontarie del Centro Sociale per Anziani preparano la colazione, mentre altre tre volontarie della comunità aiutano le sette bambine e tre bambini a vestirsi. Ci sono pile di indumenti di svariate misure da cui trovare il costume da bagno giusto, e il completino giusto per ognuno. Gli abiti sono stati donati da famiglie locali, e là dove mancava qualcosa di particolare, è stato comprato con i fondi raccolti da privati cittadini. Dopo aver fatto la colazione, preparata con cura dalle signore del Centro Anziani, il gruppo viene accompagnato fuori porta.
Ore 8.30: il pulmino gli aspetta per accompagnarli al Centro Ricreativo Estivo, dove passano la giornata in allegria insieme ai bambini di Formello, partecipando nei giochi, rinfrescandosi in piscina, e pranzando.
Ore 16.00: i bambini vengono riaccompagnati alla sala parrocchiale, dove altre volontarie gli aiutano a fare la doccia, e cambiarsi per la sera. C’è un momento di relax.
Ore 19.00: tutti insieme, con loro accompagnatore, sono ospiti di una famiglia di Formello in casa propria, a turno, per la cena.
Chi desidera partecipare nel rendere sereno il soggiorno dei bambini Saharawi può contattare l’Assessore alle Politiche Sociali, Cristina Belloni al cell. 334 610 1015.