Domenica 19 dicembre 2010 alle ore 21.00, nella Chiesa di S. Lorenzo M. nel centro storico di Formello, il M° Pino Alvaro Vatri con il Colosseum Brass Quintet presenta “Concerto di Natale – Dickens Carolers”, a cura dell’Associazione Culturale Bernardo Pasquini. Programma:
Johann Sebastian Bach
(1685-1750)
My Spirit Be Joyful
Spiritual
Go Tell It On The Mountain (arr.David Short)
Johnny Marks
(1907-1985)
Rudolf the Red-nosed Reindeer
Johann Sebastian Bach
(1685-1750)
Sheep My Safely Graze
Thoinot Arbeau
(1520-1595):
Ding Dong Merrily On High
Franz Xavier Gruber
(1787-1863)
Silent Night
Malcom Arnold
(1921-2006)
Quintet (3 movimenti )
Buon Natale medley (arr. David Short)
INGRESSO LIBERO
I Dickens Carolers
Dall’Inghilterra ci giunge una tradizione musicale, quella dei “Dickens Carolers”, cioè dei quartetti vocali, vestiti nei tipici costumi dell’epoca della Regina Vittoria, che vanno di casa in casa, nelle piazze e nelle strade affollate ad eseguire le tipiche “carols” natalizie e allo stesso tempo raccogliendo fondi per finalità filantropiche.
Devono il loro nome allo scrittore Charles Dickens autore tra l’altro di un racconto, pubblicato nel 1843, dal titolo “A Christmas Carol” (Canto di Natale), in cui narra di un vecchio misantropo avaro, Scrooge, che durante la notte di Natale ha la visita di tre fantasmi che gli “aprono gli occhi”, trasformandolo in un generoso filantropo. Il racconto ebbe uno straordinario successo e fece meritare al suo autore l’appellativo di “inventore del Natale”.
Un'altra usanza che si può incontrare nelle grandi città europee è quella delle “fanfare” dell’Esercito della Salvezza, istituzione nata anch’essa in Inghilterra nella seconda metà dell’800, che suonano nelle piazze, sotto i portici, nei parchi vicino ad un treppiedi con una grossa pentola appesa (la “marmitta salutista”) con sopra scritto "Fate sì che la pentola possa bollire”, per raccogliere fondi, soprattutto durante il periodo natalizio, per fornire pasti caldi ed un riparo ai senza fissa dimora e per il servizio sociale.
Con l’aiuto di un quintetto d’ottoni e qualche supporto audiovisivo conosceremo più da vicino queste due simpatiche tradizioni d’oltremanica.
(dal Programma di Sala)
Cliccare sulla locandina per leggerla.
A.C.